“Avevo in mente di realizzare una sedia pieghevole, dove la dinamica di apertura e chiusura delle parti rotanti si potesse risolvere in un unico snodo, pensando inoltre a sedile e schienale ricavati a stampo da foglio di plastica trasparente, calzanti la struttura di tubi sottilissimi di acciaio” Giancarlo Piretti aveva in mente un teorema, che intendeva dimostrare: lo snodo come fulcro di azione dichiara o nega composta la seduta, e nell’atto alterna il perfetto compimento di entrambe le forme, quella aperta per l’uso, la chiusa per l’accantonamento. A cinquant’anni dalla sua prima fortunata intuizione il designer afferma, con squisita ironia, non ancora del tutto dimostrato il teorema. Questo perché, restando ancor vivo l’interesse per la sedia sui mercati di ogni dove nel mondo, egli intende agirne l’aggiornamento lasciando inalterata l’inconfondibile configurazione dinamica e, collaborando con Codiceicona, premiarne l’assunto secondo l’occasione tecnologica e dei materiali più attuali per il maggiore coerente emozionale sviluppo della funzione rappresentata. L’edizione speciale, dedicata allo storico anniversario, con la texture ideata e firmata dall’autore, inaugura, inconfutabile traguardo, la nuova stagione sotto l’egida Codiceicona.
Che, la firma di Piretti, riportata su ogni sedia prossima edita, sarà garante della ricerca, dello studio, dell’elitaria eclettica destinazione d’uso a conferma dell’impossibilità di esaurire la dimostrabilità del teorema Plia. Accanto a Plia, prodotto simbolo di successo universale, figurano altresì, a firma di Piretti, nel corso degli anni, sistemi che confermano senza posa la sua straordinaria capacità ideativa. Esemplare la Piretti Collection, presentata direttamente dallo stesso autore al Neocon di Chicago nel 1988: 50 modelli diversi basati su un meccanismo brevettato che regola la tensione dello schienale in rapporto al peso della persona seduta. La Collection commercializzata da vari licenziatari nel mondo, riceve nel 1990 il premio Asid (Usa), nel 1991 il Compasso d’Oro e nel 1992 il G Mark (Giappone).