Otto i bracci del comune polpo, l’octopus vulgaris. La scelta del nome, non è dunque casuale quando, la forma rappresenta l’intrinseco potenziale dinamico dell’oggetto: un appendiabiti, disegnato nel 1990, dove otto bracci protendono verso l’alto pronti ad accogliere giacche mantelli e cappelli costituendo, in verso opposto e ben disposto a sostenerne il carico, l’assetto di base. Il design di Jonathan De Pas, Donato D’Urbino, Paolo Lomazzi, i tre architetti si associano nel 1966, mai si dimostrerà, nel corso del lungo sodalizio, in ossequio a canoni vigenti, pur consapevole di una poetica dove influiscono differenti istanze ed apporti, climi e atmosfere, generati dai movimenti artistici, esemplare la pop art, con l’edizione del 1964 della Triennale di Venezia.
De Pas, D’Urbino e Lomazzi disegnano nel 1967 Blow, poltrona gonfiabile, best seller internazionale, prodotta da Zanotta, presentata a Torino all’Eurodomus, nel padiglione pneumatico in Pvc trasparente, opera dei medesimi autori.
Nel 71, Joe per Poltronova, guantone/sedile in poliuretano espanso pre formato, rivestito in pelle il cui nome era riferito a Di Maggio, protagonista del baseball americano. Nel 72, gli associati partecipano alla mostra Italy The New Domestic Landscape al Moma di New York, curata da Emilio Ambaz, responsabile all’epoca del design delle architetture presso il celebre Museo. Del 74 è l’allestimento della mostra “Italienische Möbel Design” 1950/1980 allo Stadtsmuseum di Colonia. Nel 2020, Codiceicona riedita Octopus, nel rispetto della definizione configurale originale, con l’utilizzo di un identico pomello ligneo, di forma ovoidale, a suggello dello sviluppo superiore e inferiore degli otto bracci che lo compongono.